Ricordi d’infanzia.
Un campanile, un prato,
una palla di stracci,
tanti bambini
che la inseguono
con le loro fragili gambette
figlie di una guerra
senza merendine ….
Ma le ansie, i dolori,
le fatiche degli adulti
non riuscivano
a sminuire la gioia
sincera per quel gioco
semplice ed innocente.
Non c’ era niente,
ma quella palla di stracci
era il mondo, era il premio
per le ore dei giochi,
era il traguardo della giornata
che si dipanava vicino
a quel prato,
all’ombra di quel campanile
che ci proteggeva
con i suoi secoli di storia.
Una volta la palla si è sfasciata;
qualche pianto, qualche accusa,
ma un rappezzo immediato
di un buon samaritano
ci riportava alla consueta allegria.
Non avevamo niente
ma il poco ci rendeva
con facilità felici.
Ora ……………….
italo.corti@alice.it
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