Grande pregio
della nuova società
spingere, invogliare,
predicare a tutti
di superare il limite.
Il limite è un freno alla fantasia,
un freno alla libertà,
un freno allo sviluppo,
un freno all’essere moderni.
Ma sarà vero ?
Non è che la capacità,
la volontà, l’educazione
a porsi dei limiti,
che valorizzano le attenzioni
e le disposizioni all’autocontrollo,
siano invece benefiche virtù ?
Quanti dolori, quanti disastri,
quante sciagurate avventure
ci si sarebbe risparmiati
se tutti avessero rispettato
il famoso, a volte utopico, limite.
Forse il segreto sta
nell’equilibrio tra la proficua
volontà del fare
e la saggia prudenza
nel valutarne i rischi,
rinunciando a qualche sogno ambizioso
o a qualche gratificante successo.
Soprattutto quando
lo spirito dell’ affascinante avventura
rischia di calpestare i diritti altrui.
Nell’amore per il prossimo
non può che esserci il rispetto
del limite, che è nostro,
ma oltrepassato distrugge
quello degli altri.
Pensiamoci, pensateci, forse qualcosa
dovremmo cambiare
nei nostri progetti di vita.
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