venerdì 30 novembre 2012

L'attesa













La vita scorre
in milioni di minuti.
Migliaia e migliaia
li passi in attesa.
Come sarebbe 
la vita senza attese ?
Attesa parola che nasconde
decine e decine
di sentimenti e
di stati d’animo,
che sconfinano dalla tenerezza
alla rabbia, all’insofferenza,
al piacere o all’indifferenza.
Varrebbe la pena
con  una qualsiasi magia
di cancellare le attese ?
L’ansia struggente
ma indimenticabile
dei minuti trascorsi
ad aspettare la persona amata,
ma anche il terrore di giorni
passati  in attesa dell’esito
di una diagnosi pericolosa.
L’emozione dei mesi, poi giorni
e poi ore passate nell’aspettativa
della nascita di un figlio,
ma anche il tormento
del tempo destinato a procrastinare
una decisione dolorosa.
Attese, attese, attese .......
Difficile un bilancio
dei banali pro e contro:
allora accettiamo questo
“tempo delle attese”
come senso vero della vita,
alternanza di gioie e dolori
su cui proprio  le attese
gettano la luce
del loro vero valore.


                                                                                                       italo.corti@alice.it

mercoledì 28 novembre 2012

Piove ... e sorrido















Oggi piove.
La città è sommersa
da un velo di grigio
che annulla panorami e colori.
Ma in contrasto col paesaggio
mi sento felice.
Che strano animale l’uomo !
L’allegria e la tristezza
si mescolano incessantemente
nel passare dei giorni,
a volte nel trascorrere delle ore
senza un raccordo preciso
con quelle che possono essere
le situazioni reali
di dolori, ansie, preoccupazioni.
C’è una sorta di autodifesa
della mente e del cuore
per non soccombere
alle negatività,
e a volte un desiderio
di autopunirsi per non eccedere
nella serenità e nell’ottimismo.
Forse dovrei essere
più animale e meno uomo
per semplificare il modo di essere
con approcci più coerenti ed essenziali
alla quotidianità della vita.
O invece questo alternarsi,
sovente fortuito,  di ansia
e di spensieratezza,
serve, nella  mia mancanza di equilibrio,
a tenermi vivo, e innamorato della vita.
Sicuramente sono un uomo o animale strano !  


                                                                                              Italo.corti@alice.it


martedì 27 novembre 2012

Erode ....e il peggio













Bombe  a grappolo.
Strage !    In Siria !
Di bambini !
Crudeltà e violenza
oltre il limite
dell’umana comprensione.
Milioni di innocenti
muoiono tutti i giorni
per fame, malattie,
mancata assistenza.
Ma seppure indignato
puoi non cercare il colpevole,
tutti e nessuno,
con pilatesca vigliaccheria.
Ma qui il colpevole è chiaro,
l’uomo cosciente che decide
con la sua folle voglia omicida
di infierire su bimbi indifesi
che gioiscono della vita
in un gioco innocente.
Ma cosa siamo noi
che vediamo, leggiamo,
ci commuoviamo,ci indigniamo
e forse anche dubitiamo di quel Dio
che non dovrebbe accettare
tanto dolore assurdo.
… e così scaricata la coscienza
sentendoci partecipi
del mancato intervento del nostro Dio
riusciamo a tornare tranquilli
ai nostri improcrastinabili impegni,
alle nostre ansie prioritarie
ai nostri tristi problemi economici.
Poveri bambini, forse siete morti
anche per noi, per un nostro
futuro migliore,
o forse per avvertirci che quel futuro
potrebbe anche ......
Ma via accendiamo la tivù,
un  bel talk-show di esimi politici
o una romantica fiction,
oppure una full immersion
di moviola calcistica, o……
E i bambini, fantasmi noiosi
sulla nostra coscienza, non ci sono più,
cancellati dalla loro vita,
e dalla nostra memoria.


                                                                                                        italo.corti@alice.it



                                                                                          

giovedì 22 novembre 2012

Viandante o pellegrino ?




















Il  recente ascolto di un’omelia
mi ha fatto riflettere
sul percorso della mia vita.
Due termini simili
ma che possono assumere
diversi significati
secondo come li applichiamo
al nostro sentire quotidiano.
Viandante o pellegrino ?
Pellegrino chi parte
da un punto certo della vita
per raggiungere una meta
prestabilita e fortemente voluta.
La felicità, il benessere, il successo,
o espressione massima
di questo traguardo la fede.
Io invece sono sempre stato,
e sono tuttora, o mi sento,
 un viandante, un camminatore
obbligato ad un percorso
che non sempre ho scelto.
Nella confusione della mia infanzia
tra paure, angosce, malinconie
legate al difficile periodo della guerra
non trovo un punto fermo
per considerarlo come la partenza
in autonomia, sulla strada della vita.
Poi mi sembra sempre
di aver camminato senza il preciso
impegno di una meta,
subendo gli scossoni del destino,
rialzandomi con grinta dalle cadute,
ma sicuramente senza l’ossessione
del benessere e del successo.
Ho avuto la mia quota importante
di felicità,
ma purtroppo sempre lontano
dall’arrivare alla meta più importante,
quella della vera fede.
E allora continuo a camminare
viandante tra i viandanti,
sperando un giorno di essere
un vero pellegrino.


                                                                                                    italo.corti@alice.it





lunedì 19 novembre 2012

Il limite










Grande pregio
della  nuova società
spingere, invogliare,
predicare a tutti
di superare il limite.
Il limite è un freno alla fantasia,
un freno alla libertà,
un freno allo sviluppo,
un freno all’essere moderni.
Ma sarà vero ?
Non è  che la capacità,
la volontà, l’educazione
a porsi dei limiti,
che valorizzano le attenzioni
e le disposizioni all’autocontrollo,
siano invece benefiche virtù ?
Quanti dolori, quanti disastri,
quante sciagurate avventure
ci si sarebbe risparmiati
se tutti avessero rispettato
il  famoso, a volte utopico, limite.
Forse il segreto sta
nell’equilibrio tra la proficua
volontà del fare
e la saggia prudenza
nel valutarne i rischi,
rinunciando a qualche sogno ambizioso
o a qualche gratificante successo.
Soprattutto quando
lo spirito dell’ affascinante avventura
rischia di calpestare i diritti altrui.
Nell’amore per il prossimo
non può che esserci il rispetto
del limite, che è nostro,
ma oltrepassato distrugge
quello degli altri.
Pensiamoci, pensateci, forse qualcosa
dovremmo cambiare
nei nostri progetti di vita.


                                                                                                                                               italo.corti@alice.it
 
 


giovedì 15 novembre 2012

Matteo



















(.........12 novembre 2012)


Matteo.
La tragedia impossibile.
L’uragano di una mente malata
ti ha strappato
all’amore dei tuoi cari.
Vivo la loro disperazione,
esasperato nel non trovare
un benché minimo appiglio
nella ragione o nel destino
per accettare l’accaduto.
Alle loro aggiungo le mie lacrime
e non riesco a pensare
 nessuna parola adatta
ad un atteggiamento di conforto
per aiutarli ad uscire
da una disperazione e da un dolore
che mai niente e nessuno potrà lenire.
Perché quel coltello assassino
è uscito dalla sua tana infida
per arrivare nel cuore e nell’animo
di un ragazzo felice, felice di vivere ?
Perché quel coltello
si è arrogato il diritto
di distruggere la felicità
di un’intera grande famiglia ?
Perché non c ‘è stato un Dio
capace di fermare la ferocia
di quel coltello maledetto ?
Matteo non c’è più.
Non ci sono più il suo sorriso,
la sua giovinezza, la sua gioia
per essere amico
in mezzo ai suoi amici,
ma non c’è più
soprattutto per mamma e papà,
per suo fratello, per le nonne.
E chi resta dovrà trovare
nella solidarietà degli altri
la forza per proseguire
un cammino di …..
A questo punto le parole
sono persino offensive …….
vi siamo tutti vicini,
e …coraggio !

                                                                                                italo.corti@alice


lunedì 12 novembre 2012

Vagando....













Vagavo senza meta
nei vicoli deserti,
sfiorando i muri
carichi di storia,
di arte nascosta
e di antichi umori.
Androni misteriosi
che la mia mente
liberata nella fantasia
caricava di fantomatiche
presenze diaboliche.
Il grigio interrotto
solo dal colore
delle venditrici di corpi
mi immergeva
sempre più nel desiderio
di fantasticare
lontano nel tempo,
per vivere
storie ambiziose e sensuali
di dame e cavalieri
coinvolti in trepidi
intrighi amorosi.
Poi il cigolio
di una vecchia persiana
sbattuta dal vento
mi faceva alzare gli occhi
cogliendo improvviso
una spicchio di cielo.
Quel lampo di azzurro,
verso cui si protendevano
i vecchi palazzi come alberi
in cerca della luce,
mi riportava alla mia realtà
di piccolo uomo dell'oggi.

                                                                                                italo.corti@alice.it

lunedì 5 novembre 2012

parole, parole.......











Sento le parole
che mi gorgogliano dentro.
Forse vorrebbero uscire
mascherandosi dietro
il velo di queste finte poesie.
Voglia di comunicare
e paura di rendersi
troppo visibile,
troppo vulnerabile ?
Un forte contrasto
tra il desiderio 
di farmi meglio conoscere
e l'istinto di proteggermi
da nemici invisibili
della mia debole psiche.
Il rumore dentro sale,
le parole si accavallano
e i vocaboli si aggregano
in pensieri,
pensieri che mi tormentano
nell'indecisione
di come essere.
Essere o apparire .........


                                                                                                              italo.corti@alice.it

sabato 3 novembre 2012

La palla di stracci














Ricordi d’infanzia.
Un campanile, un prato,
una palla di stracci,
tanti bambini
che la inseguono
con le loro fragili gambette
figlie di una guerra
senza merendine ….
Ma le ansie, i dolori,
le fatiche degli adulti
non riuscivano
a sminuire la gioia
sincera per quel gioco
semplice ed innocente.
Non c’ era niente,
ma quella palla di stracci
era il mondo, era il premio
per le ore dei giochi,
era il traguardo della giornata
che si dipanava vicino
a quel prato,
all’ombra di quel campanile
che ci proteggeva
con i suoi secoli di storia.
Una volta la palla si è sfasciata;
qualche pianto, qualche accusa,
ma un rappezzo immediato
di un buon samaritano
ci riportava alla consueta allegria.
Non avevamo niente
ma il poco ci rendeva
con facilità felici.
Ora ……………….


                                                                                           italo.corti@alice.it