Mi si sono aggrovigliati i pensieri.
I pensieri con i sogni, i desideri, le ansie.
Perché nella testa invece che un lago
calmo, piatto, silenzioso che invita
ad una serena meditazione
mi trovo un vulcano sempre in ebollizione
che rovescia la lava incandescente
di mille preoccupazioni, sovente fasulle,
di angosce inutili o immaginarie,
nel contempo sparando in alto mille
lapilli luminosi relativi
a gioie incontenibili che si scontrano
con le prime mantenendomi costantemente
in stato di confusione, o comunque
di faticosa eccitazione ?
Il lago e il vulcano potrebbero far parte
di uno stresso paesaggio, e allora
avrei riposanti alternanze di serenità
e di gioiosa attività riflessiva,
pause di riposo e momenti di iperattività
fisica e spirituale,
Invece no ! Anzi il famoso vulcano
rovescia la sua lava nel lago immaginario
creandovi improvvisa turbolenza
e conseguente confusione dei ruoli mentali.
Ora capite perché mi si aggrovigliano i pensieri ?
Sopportatemi !
Qualche volta, infatti, da queste turbolenze
nascono cose positive.
Ma voi cercate solo il lago
e lasciate perdere il vulcano:
è più riposante.
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