martedì 22 gennaio 2013

I vicoli




















Camminavo assorto nei miei pensieri
per i suggestivi vicoli della mia città.
Cogliendo con la coda dell' occhio
lo stupendo spettacolo di antichi androni,
di imponenti portali d’ardesia e marmo
e di commoventi edicole mariane
mi sono fatto trascinare nell’immaginazione
degli antichi fasti vissuti da questi luoghi.
Vita intensa di popolo, nobili e ricchi mercanti
tutti a vivificare queste antiche pietre di colori,
di suoni, di profumi esotici altrove sconosciuti.
Stoffe pregiate col sapore d’oriente
che si mescolavano agli stracci di improbabili,
assurdi mendicanti, personaggi da favola,
il tutto nel fervore di commerci multietnici
precursori di secoli della nostra globalizzazione.
Un sogno fantastico di cosa poteva essere stato
lo scorrere del tempo in questi vicoli, vicoli ?,
no percorso comune, abituale, eroico
di una città ricca della sua presenza nel mondo
e dei suoi tesori d’arte che realizzava, acquistava,
sponsorizzava, e tutelava con arrogante superbia.
L’immaginazione era forse esasperata e fuorviata
dal contrasto con la situazione d’oggi
ingrigita dal degrado e da un inevitabile
senso di abbandono, che gettano una patina triste
anche sulle cose più belle che i vicoli racchiudono.
Comunque sarebbe entusiasmante poter vedere
un film retrospettivo di quei tempi andati,
ovvio senza rimpiangerne miserie,
dolori,  violenze e precarietà sociali.

                                                                                                 italo.corti@alice.it



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