domenica 27 gennaio 2013

Mae e Davide












Avete ponderato, valutato,
esaminato, soppesato ….
e poi via alla grande decisione,
dare inizio alla meravigliosa
avventura: la vita di coppia.
Il percorso è iniziato
ed è un percorso senza traguardo
che deve condurvi
nell’imponderabilità del tempo.
Datevi la mano
intrecciando con forza le dita,
e iniziate il cammino con
serenità e fiducia
nelle vostre capacità
e nei vostri sentimenti.
Ci saranno sentieri stupendi
colorati di gioie e felicità,
ma anche purtroppo
salite scoscese e pericolose.
Ma voi tenete con forza
le mani intrecciate,
e non ci sarà dirupo
che non riuscirete a superare.
Io assisterò solo
ad una piccola parte
di questo vostro cammino,
ma in qualsiasi momento servisse
 un piccolo argano per aiutarvi,
io ci sarò.
Comunque la regola antica,
bistrattata dalle mode moderne
o dalla stupida paura del patetico,
resta una sola:
vogliatevi sempre bene
con disponibilità e pazienza,
e l’avventura sarà sicuramente
a lieto fine.
AUGURI ………………..  zio


                                                                                                       italo.corti@alice.it


mercoledì 23 gennaio 2013

No facebook !













Ho deciso di farmi del male.
Per fortuna non ho mai avuto
nemici nella vita, ma neppure
ho suscitato grandi antipatie,
almeno spero. E allora ci provo:
voglio sparlare di Facebook !
Non ditemelo,lo so già:
sono vecchio, superato, antistorico,
presuntuoso, antimoderno, egocentrico,
impreparato, musone, rompi… ecc. ecc. ….
Ma per fortuna mi è rimasta la voglia
di pensare con la mia testa,
e di esprimere le mie opinioni,
ancorché non condivisibili.
Non sopporto Facebook !
Mi sembra qualcosa di ridicolo
ed un inspiegabile furto
del tempo libero. 
Ogni volta che mi obbligano
a  firmare per la privacy,
e ci sono decine di occasioni,
inevitabilmente rido e penso
a  Facebook: come la mettiamo ?
Va bene non c’entra,
non ci sono collegamenti,
ma per me è invitabile pensarci e ridere.
Ma quello che invece mi indispettisce
è  lo svilimento della parola amicizia.
Una parola unica, che vissuta e creduta,
potrebbe cambiare la nostra vita sociale,
forse anche il nostro torbido mondo.
L’amicizia pensateci, forse, ripeto forse,
è più importante dell’amore.
Amicizia, affetto vivo,  sincero, disinteressato
tra le persone, senza limiti di tempo e  di luogo.
Purtroppo una parola usata con molta disinvoltura
 e superficialità che ne sminuisce il valore inestimabile. 
Amicizia : un sentimento sacro che supera
ogni barriera ed ogni equivoca incomprensione.
E come si fa a regalare, impegnare questa sacralità
col primo venuto, a volte con uno sconosciuto,
 e comunque con persone con cui difficilmente
si potranno condividere nella profondità
e nella tenerezza dell’animo i dolori
o le gioie della  vita ?
Facebook è un moderno strumento di comunicazione ?
Accetto, ma lasciate stare la parola sacra.......
Facebook è un gioco innocente ? …e va bene
ma risparmiatemi la bestemmia di chiedere
o dare, per gioco,  l’amicizia.


                                                                                                                                       italo.corti@alice.it
  

martedì 22 gennaio 2013

I vicoli




















Camminavo assorto nei miei pensieri
per i suggestivi vicoli della mia città.
Cogliendo con la coda dell' occhio
lo stupendo spettacolo di antichi androni,
di imponenti portali d’ardesia e marmo
e di commoventi edicole mariane
mi sono fatto trascinare nell’immaginazione
degli antichi fasti vissuti da questi luoghi.
Vita intensa di popolo, nobili e ricchi mercanti
tutti a vivificare queste antiche pietre di colori,
di suoni, di profumi esotici altrove sconosciuti.
Stoffe pregiate col sapore d’oriente
che si mescolavano agli stracci di improbabili,
assurdi mendicanti, personaggi da favola,
il tutto nel fervore di commerci multietnici
precursori di secoli della nostra globalizzazione.
Un sogno fantastico di cosa poteva essere stato
lo scorrere del tempo in questi vicoli, vicoli ?,
no percorso comune, abituale, eroico
di una città ricca della sua presenza nel mondo
e dei suoi tesori d’arte che realizzava, acquistava,
sponsorizzava, e tutelava con arrogante superbia.
L’immaginazione era forse esasperata e fuorviata
dal contrasto con la situazione d’oggi
ingrigita dal degrado e da un inevitabile
senso di abbandono, che gettano una patina triste
anche sulle cose più belle che i vicoli racchiudono.
Comunque sarebbe entusiasmante poter vedere
un film retrospettivo di quei tempi andati,
ovvio senza rimpiangerne miserie,
dolori,  violenze e precarietà sociali.

                                                                                                 italo.corti@alice.it



sabato 19 gennaio 2013

Il risveglio



Ho assistito ad un’alba stupenda.
La città colorata dal rosso fuoco
del sole nascente che bruciava le nuvole,
si stava lentamente risvegliando.
Guardavo trasognato lo spettacolo,
fantasticando sul misterioso alternarsi
di luci che si accendevano e spegnevano
nei contorni ancora indefiniti
di cornici suggestivamente disegnate
nelle più diverse forme geometriche.
Chi si nascondeva dietro quelle luci ?
Un’umanità laboriosa che si preparava
alle nuove e quotidiane fatiche,
individui ambigui che iniziavano
il riposo dopo una notte equivoca,
studenti che combattevano le ansie
degl’ incombenti compiti in classe,
depressi insonni che ceravano
di recuperare le perdute ore notturne
passate davanti al televisore,
impiegati scrupolosi
che anticipavano i loro doveri
o sfruttavano incontri ingannevoli
furtivamente concordati ,
e così via passando in rassegna
decine e decine di ipotesi
di uomini e donne sconosciute
che con me davano vita
al formicaio umano della città.
Eccola la parola magica : vita !
Bello entrare in gioco
con questo spettacolo variopinto
di luci e di pensieri,
che mi gettava nella mischia
dell’inizio di una giornata
che non poteva che essere serena.

                                                                                                                  italo.corti@alice.it


  

giovedì 17 gennaio 2013

Il groviglio
















Mi si sono aggrovigliati i pensieri.
I pensieri con i sogni, i desideri, le ansie.
Perché nella testa invece che un lago
calmo,  piatto, silenzioso che invita
ad una serena meditazione
mi trovo un vulcano sempre in ebollizione
che rovescia la lava incandescente
di mille preoccupazioni, sovente fasulle,
di angosce inutili o immaginarie,
nel contempo sparando in alto mille
lapilli luminosi relativi
a gioie incontenibili che si scontrano
con le prime mantenendomi costantemente
in stato di confusione, o comunque
di faticosa eccitazione ?
Il lago e il vulcano potrebbero far parte
di uno stresso paesaggio, e allora
avrei riposanti alternanze di serenità
e di gioiosa attività riflessiva,
pause di riposo e momenti di iperattività
fisica e spirituale,
Invece no ! Anzi il famoso vulcano
rovescia la sua lava nel lago immaginario
creandovi improvvisa turbolenza
 e conseguente confusione dei ruoli mentali.
Ora capite perché mi si aggrovigliano i pensieri ?
Sopportatemi !
Qualche volta, infatti, da queste turbolenze
nascono cose positive.
Ma voi cercate solo il lago
e lasciate perdere il vulcano:
è più riposante.


                                                                                                 italo.corti@alice.it

lunedì 14 gennaio 2013

Ho fatto un sogno .....





















Ho fatto un sogno indimenticabile.
Solo, nella penombra e nel silenzio
della chiesa dove ho vissuto
tante ore di gioia, ma anche
qualche momento di dolore,
mi sono trovato a isolarmi
in una sorta di ipnotismo estatico
fissando il ritratto della Madonna
che una luce estraeva dal buio
sottolineandone la dolcezza del volto.
E istintivamente, con una voce interiore,
o forse anche a voce piena,
le chiedevo un segno visivo,
un sorriso, un battito di ciglia,
un movimento qualsiasi,
per avere un conforto tangibile
alla mia fede incerta.
Ma non era un sogno,
ero io vivo, presente fisicamente,
che mi lasciavo debolmente andare
alla più prepotente delle preghiere,
cui non potevo sperare ci fosse ascolto.
Eppure in quel momento,
tutte le mie ansie e le mie malinconie
erano sparite e vivevo una sensazione di dolcezza,
un’emozione felice di ricordi, di desideri,
di sentimenti, che raramente mi coinvolge
in maniera così inebriante.
Una realtà impossibile, diventata sogno,
o un sogno perseguito nel tempo e nello spazio ?
Allora ?
Il segno della mia assurda richiesta
è forse stato soddisfatto
dall’arrivo di quell’imprevista
serenità dell’animo ?
Non so, ma è stato bello
aver vissuto quei momenti. 

                                                                                                                italo.corti@alice.it
 


domenica 13 gennaio 2013

Il rifugio


Giornata grigia.
Freddo pungente, aria di neve.
Rifugio da fiaba
il caldo della casa.
Atmosfera da riflessione,
di ricordi antichi e recenti.
Piccole gioie ritornano
come faville luminose
di un vecchio camino,
mi riempiono il cuore
di una dolce tenerezza.
Il grigio che vedo
fuori dalla finestra
non riesce a stanare
tante tristezze
che ho sprofondato nell’animo.
Vince il calore della casa,
il simbolo del rifugio,
la memoria di una vita,
il bilancio attivo del bene e del male,
il senso di protezione
per proseguire il cammino.
Vecchi mobili,  quadri, oggetti,
fotografie, gli specchi,
la compagnia del tempo andato
e di quello presente
mi aiutano a tranquillizzare
le tentazioni di irrequietezza.
Nella casa, nella sua piccola storia,
il tutto della mia esistenza
vissuta e combattuta,
con la serena convinzione,
per ora, di aver vinto


                                                                                         italo.corti@alice.it

sabato 12 gennaio 2013

Nonna Nora













Improvvisamente ci hai lasciato.
Hai voluto impedirci di dirti:
non farlo.
Forse hai deciso ancora una volta
di preoccuparti più di noi che di te,
evitando a tuo marito, ai tuoi figli,
ai tuoi nipoti, a tutti noi amici
il calvario doloroso di un’ assistenza
alle sofferenze di una malattia.
Unica, indimenticabile Nora !
Quanti ricordi di giorni felici
trascorsi assieme, di confidenze
affettuose e appassionate sulle nostre
famiglie, sul nostro futuro,
sui chiaroscuri di quello di figli e nipoti.
Sempre appassionata, intelligente,
ma soprattutto serena nei giudizi
e disponibile alla comprensione
degli altrui errori o difficoltà.
Lasci un vuoto incolmabile,
che tutti i tuoi cari difficilmente
riusciranno a colmare nel dovere
di proseguire la loro vita di figli,
marito e nipoti.
Ma proprio il ricordo di una moglie,
madre e nonna così eccezionale
dovrà aiutarli a dare a questo ricordo
la positività di uno stimolo
a vivere al meglio il cammino futuro
nella luce del tuo splendido esempio di vita.
Ed anche per noi amici
sarai una persona insostituibile,
pur restandoci la gioia, vera e profonda,
 di averti conosciuta.
Ciao Nora, e se è vero e possibile,
aiutaci anche da lassù !

                                                                                                           italo.corti@alice.it