Ogni tanto mi sorprendo
a rimescolare i ricordi.
La vecchiaia è una montagna
colma di queste sensazioni,
antiche e recenti.
I ricordi, indefiniti mondi
del mio passato, che ingenuamente
cerco di valorizzare come ricchezza
per il mio esile ed incerto futuro.
Come posso rivivere un momento
di gioia e di felicità, mentre il mio animo
è affogato nel lago nero di dolori recenti,
o come rielaborare l’angoscia di tanti
momenti ambiguamente tragici
negli spazi di temporanee serenità ?
Non devo rimescolare ma selezionare,
scegliere i ricordi come opportunità
di aiuto e di riesame razionale,
utilizzandoli per godere maggiormente
di quanto di piacevole sto vivendo,
o per aiutarmi a ridimensionare
le difficoltà del presente paragonate
a quelle coraggiosamente
affrontate nel passato.
Ma i ricordi sono lampi improvvisi,
suggestioni della mente, desideri inconsci,
che non devo resuscitare con la ragione,
ma è meglio che li lasci riaffiorare
istintivamente dal profondo del cuore.
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