martedì 26 marzo 2013

Cuore matto












Oggi  al risveglio
il mio cuore
non funziona al meglio.
Il cuore !
Simbolo romantico
di tanti sentimenti,
immagine colorata
di mille amori,
parola mitica
per la generosità.
Poi d’improvviso
ti accorgi
che è solo un piccolo,
 importantissimo muscolo
del tuo corpo.
Non più un simbolo,
ma il pieno valore
di una fisicità essenziale
per il tuo vivere.
Un po’ di paura,
un po’ di ansie,
e poi lo stimolo
per tornare proprio
ai sentimenti, agli amori
ad una rinnovata generosità
per proseguire ad esserci
e gioire ancora
di un nuovo cammino
di serena vecchiaia.
Forza cuore,
continuiamo insieme
a correre su questa,
bellissima,
strada della vita.

                                                                                                                 italo.corti@alice.it

mercoledì 20 marzo 2013

Papa Francesco











Grazie Francesco !
Scusa l’impertinenza,
la mancanza di rispetto,
ma è come se parlassi
a un fratello, e sono sicuro
che tu lo sia.
Grazie Francesco:
grazie per il sorriso
che mi hai portato nel cuore,
grazie per la serenità
che hai profuso
con le tue parole,
grazie per la speranza
che hai fatto rivivere
nel mio e nell’animo
di tutto il  mondo.
Vedevo il potere e il prestigio
solo come esibizione di arroganza,
e tu mi hai incantato
con le parole “ potere..servizio”.
Parole già sentite,
 mai constatate nelle opere,
mentre sono sicuro
che le vivrò nel tuo Pontificato.
Tu mi hai ridato la fiducia
in qualcosa che mi sfuggiva,
e proprio grazie a te forse
riprenderò un sentiero
 su cui camminavo incerto e timoroso.
Aiutami, aiutaci, con la tua fiducia,
le tue parole, le tue opere
a rinsaldare un giusto sentire
della fratellanza, dell’amore,
della gioia profonda della vita,
che nell’improvviso apparire
della tua bianca figura
tutti abbiamo capito
che valeva la pena perseguire.
Grazie ancora Francesco,
per quel poco che può valere
pregherò per te !



                                                                                                                                  italo.corti@alice.it

domenica 17 marzo 2013

Esperimento












Nessuna ispirazione.
Ho pensato:
scelgo una parola a caso,
e seguo poi l’evolversi
del pensiero,nel labirinto
della mente; oggi piove,
quindi la parola scintilla
è: pioggia.
Le gocce scendono veloci
da un cielo grigio, triste
e senza luminosità,
che sembra essersi venduta
l’anima azzurra
ad una strega capricciosa.
Ma le gocce cadendo
formano delle pozzanghere
in cui si immergono con
un flebile ticchettio,
un suono che sembra cadenzare
una nenia da bambini.
E allora la mente vola al ricordo
di teneri giorni in cui
la voce dolce della mamma
intonava un' antica ninna nanna.
Ricordi confusi
che l’autostrada del tempo
ha irreparabilmente allontanato.
Resta il senso della tenerezza,
di un abbandono quasi estatico
e il rimpianto per una mamma
che la tragedia della guerra
troppo mi ha tenuto lontana.
La pioggia, l’infanzia, la guerra,
 la mamma, il tempo che inesorabilmente
macina sentimenti, desideri, sogni:
da qualsiasi parola parti
arrivi sempre al ciclo della vita
con il suo misterioso ed imprevedibile
alternarsi di momenti tristi e felici.


                                                                                                 italo.corti@alice.it

venerdì 15 marzo 2013

Emozioni














 Nel tempo grandi emozioni
per i momenti speciali
della vita di famigliari e amici.
Emozioni legate a gioie e dolori ,
che poi rimangono nella bacheca
dei ricordi, dei rimpianti, dei desideri.
 Ci sono poi eventi speciali,
non intimamente legati
al tuo essere di uomo,
con impegni, doveri, passioni
ed alle tue relazioni personali,
che ti colpiscono diversamente
nell’animo e nel cuore
lasciando un segno profondo
di emozione e commozione.
Due recenti, temporalmente legati:
la partenza di Benedetto Sedicesimo
dal Vaticano per Castel Gandolfo
ed il silenzio che ha avvolto
piazza San Pietro nella preghiera
per il nuovo Pontefice.
L’immagine di quel piccolo uomo bianco
che faticosamente sale sull’elicottero
facendosi portare verso il cielo
di un azzurro sfolgorante,
quasi  volesse sottrarsi alle pene
ed ai dolori di un’intima sofferenza,
mi  ha intenerito con grande dolcezza
 e con una partecipazione talmente forte
da condurmi quasi alle lacrime.
Il silenzio improvviso calato
sul frastuono di una folla
al culmine della gioia,
per l’invito del nuovo Pontefice
alla preghiera è stato come
un brusco, scioccante passaggio
dall’esaltazione alla riflessione,
e da questa ad una sensazione
di nuova e mai provata spiritualità.
Non so quanto una fede,
debole ed incerta, abbia contribuito
ma evidentemente c’è un desiderio intimo,
per me, e per tutti, di provare emozioni
che trascendano dalla modestia
del vivere quotidiano.


                                                                                                     italo.corti@alice.it

mercoledì 13 marzo 2013

La cicogna


















La cicogna è partita !
Sta volando nell’infinito
di uno splendido cielo azzurro
con il suo meraviglioso carico
di un  ….una ….
Bellissima questa favola
della cicogna che
con il suo lungo viaggio
accompagna la tenera,
ansiosa e gioiosa attesa
di Federica e Fabio.
E che non vede l’ora
di  scorgere sotto di sè
il blu luminoso del mare e
 il grigio dell’ardesia dei tetti di Genova
per poter depositare il prezioso carico,
accettando come premio alla fatica
le lacrime di commozione
di un universo di parenti ed amici,
lacrime che simboleggiano l’applauso
per la fine di un’opera
recitata in maniera splendida
dalla natura.
Ti aspettiamo ignoto capolavoro
e sarai per tutti il più bel regalo
per l’anno duemilatredici.



                                                                                                     italo.corti@alice.it

lunedì 11 marzo 2013

L'arcobaleno











Il cielo burrascoso del temporale
si è arreso a squarci improvvisi,
dove l’azzurro è stato trafitto
dagli ultimi potenti raggi del sole
che al tramonto ha voluto salutare
la città ,regalandole stupefacenti
ed abbaglianti luminosità
e colori di un’inconsueta vivacità.
Come d’incanto in questo tripudio
di luci e ombre ha fatto capolino
un gigantesco arcobaleno,
che come  un nastro colorato
ha avvolto il regalo del sole.
La natura, sconvolgente ed imprevedibile,
annulla le mie capacità di fantasticare
e mi riporta  ancora una volta
a considerare la mia pochezza
di essere umano, piccolo, debole, singolo,
che può trovare la sua dimensione
 solo immergendosi nella complessità
di un meraviglioso creato.



                                                                                                                italo.corti@alice.it

mercoledì 6 marzo 2013

Ricordi ....















Ogni tanto mi sorprendo
a rimescolare i ricordi.
La vecchiaia è una montagna
colma di queste sensazioni,
antiche e recenti.
I ricordi, indefiniti mondi
del mio passato, che ingenuamente
cerco di valorizzare come ricchezza
per il mio esile ed incerto futuro.
Come posso rivivere un momento
di gioia e di felicità, mentre il mio animo
è affogato nel lago nero di dolori recenti,
o come rielaborare l’angoscia di tanti
momenti ambiguamente tragici
negli spazi di temporanee serenità ?
Non  devo rimescolare ma selezionare,
scegliere i ricordi come opportunità
di aiuto e di riesame razionale,
utilizzandoli per godere maggiormente
di quanto di piacevole sto vivendo,
o per aiutarmi a ridimensionare
le difficoltà del presente paragonate
a quelle coraggiosamente
affrontate nel passato.
Ma i ricordi sono lampi improvvisi,
suggestioni della mente, desideri inconsci,
che non devo resuscitare con la ragione,
ma è meglio che li lasci  riaffiorare
istintivamente dal profondo del cuore.


                                                                                                italo.corti@alice.it

domenica 3 marzo 2013

Cosa possediamo .....










Ho letto:
“ La sola cosa che si possiede
è l’amore che si dà “:
Stupendo. Poi la mente mi trascina
a guardare il mondo: disastro !
Il regno dell’egoismo,
dell’io fatto legge,
del disprezzo per il diverso
e anche solo per l’altro,
della lotta per avere,
della guerra tra popoli.
Ma che guerra tra popoli:
discordia nelle famiglie,
liti con i  vicini, dissidi sul lavoro,
addirittura sgarbi e meschinerie
tra credenti della stessa fede.
Ma allora bontà e amore non esistono ?
Purtroppo la debolezza umana
 porta  tristemente a privilegiare
il male nei nostri giudizi
e a soffrirne in maniera squilibrata.
Ma tanti sono quelli che danno amore
e squarciano nel mondo quelle tenebre
che troppo annebbiano le nostre sensazioni.
E sono proprio questa moltitudine,
di generosi e altruisti, che rende possibile,
al di là del nostro infausto pessimismo,
di vivere una decente quotidianità.
Trasciniamo la nostra mente
a pensare a questa moltitudine e a ringraziarla,
e nel nostro piccolo avremo dato
un personale contributo a
 “….l’amore che si dà “.


                                                                                                        italo.corti@alice.it