Natale. Decorazioni, luminarie, presepi,
alberi scintillanti di luci,
festa di bambini in attesa,
agitazione e corse
per organizzare il gran giorno,
arriva Gesù Bambino !
Ma laggiù in America
lo ha anticipato
il novello Erode.
Orrore, partecipazione,dolore vero,
ma anche un po’ doveroso, appiccicato.
Poi per fortuna
una settimana per dimenticare,
e riprendere la festa.
Così il bambinello che metteremo nella culla
cancellerà una seconda volta
quei venti che non ci sono più
E no ! Anche il mio dolore
e la mia partecipazione
sono un po’ appiccicate,
ma più di quelle c’è un tormento,
vero, profondo, ossessionane,
che mi corrode l’animo e il pensare.
E non è la prima volta.
Ma Dio ha visto ? E se ha visto perché ?
Ma che diritto ho io
di pormi queste domande ?
Di giudicare un Dio in cui credo ?
O è forse questo il punto ?
Spero che quei venti bambini, le maestre,
chi ha cercato di difenderli,
tutto quel sangue,
possano per me essere il simbolo
di un’accettazione del dolore,
di ogni dolore che solo la Fede
può rendere sopportabile.
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